storia campiello

Breve storia del premio “Campiello”

Uno dei più importanti premi letterari italiani è il Campiello. Non si tratta di un’assegnazione effettuata tra pochi (come accade per il Premio Strega, dove gli “amici della domenica” sono una platea ridotta), ma di una vera e propria assegnazione popolare.

Come nasce il Premio Campiello

Il Premio Campiello fu pensato dall’avvocato Mario Valeri Manera nel 1962 che riuscì a coinvolgere le associazioni degli industriali e delle province venete. Traguardo non da poco se pensiamo che tutt’oggi sono loro che finanziano il premio.
Dal 1963 la premiazione avviene a Venezia, nella prima metà di settembre, presso il teatro La Fenice, oppure presso il Palazzo Ducale, sedi prestigiose che rendono particolarissimo l’evento.

Perché il Premio Campiello è così particolare

Il Campiello contiene la sua peculiarità nel suo prestigio, nato da una scelta di campo. Per decidere il vincitore vengono istituite due giurie: la prima composta da letterati che scelgono cinque titoli considerati meritevoli, la seconda da una giuria popolare di trecento membri, che cambiano ogni anno, distribuiti in tutte le regioni italiane e scelti in varie categorie sociali e professionali. In questo modo si garantisce un’ampia possibilità di dare voce ai lettori, rappresentativi di tutto il territorio italiano e solo in parte condizionati dai letterati. Il vincitore diviene quindi davvero una scelta di chi ama la lettura.

Da dove deriva il nome

Ma perché il Campiello si chiama in questo modo? A Venezia e nelle città istriane e dalmate di impronta veneziana, il campiello è una piazzetta ristretta nella quale sboccano delle stradicciole. Tale nome rappresenta quindi lo spazio in cui la gente comune si ritrova, a rappresentanza non solo della giuria popolare, che nello stesso modo si incontra per scegliere l’opera più meritevole, ma anche per ricordare l’origine veneta e più precisamente veneziana dell’iniziativa. Ma non solo. Il campiello è anche il titolo di un’opera di Carlo Goldoni: più veneziano di così!

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