Scrivere del libro di Elizabeth Strout dal titolo “I ragazzi Burgess” mi risulta difficile. Si tratta della storia di tre fratelli cinquantenni e delle loro vite. La difficoltà nasce proprio da questo . Nonostante vi siano delle tematiche individuabili, come l’integrazione razziale, la famiglia, le relazioni fraterne, l’amore, leggendo sembra di scorrere in avanti senza grandi fatti concreti individuabili. Eppure si rimane fagocitati da questo libro ricco di dialoghi e descrizioni della natura, così come di introspezione psicologica. È un libro fortemente americano eppure capace di farci pensare alle nostre personali situazioni familiari, ai rapporti parentali spesso complicate. Ho apprezzato molto i continui ritorni alla giovinezza dei protagonisti e alla presenza di mogli ed ex-mogli così fortemente appartenenti alla famiglia acquisita.
