L’importanza dei libri e della lettura ha bisogno di esempi per essere compresa. E’ per questo che, con grande piacere, pubblico di seguito la testimonianza che mi è stata donata dal gruppo di lettrici volontarie del CRO (Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano (PN).
A proposito di biblioterapia: martedì pomeriggio quattro lettrici volontarie (Laura, Francesca, Silvia e Roberta) del gruppo LAaV del CRO hanno letto in reparto come ogni settimana. C’erano cinque persone ad ascoltare, tutti molto attenti e partecipi; alla fine Silvia ha letto un racconto di Achille Campanile in cui si parla delle cartoline che si spedivano alle persone care quando si andava in vacanza. Questo racconto ha spinto un signore a raccontare la sua vita, in particolare un episodio della sua vita che si potrebbe definire kafkiano. Episodio che ha stravolto non solo la sua vita ma anche quella dei suoi cari. Tutti, lettrici e ascoltatori, sono rimasti in silenzio ad ascoltarlo. L’uomo all’inizio ha fatto fatica a parlare anche a causa del tumore e delle cure, ma poi, accortosi che veniva ascoltato con attenzione, ha proseguito aggiungendo sempre nuovi particolari. Alla fine era stanco, ma contento di aver potuto condividere questa terribile esperienza che ha vissuto e purtroppo vive ancora e ha salutato tutti con un grande sorriso.
Sul tuo blog hai scritto a proposito dei lettori volontari:
“La tentazione di mollare e lasciare tutto credo si insinui. Eppure è questa tenacia che può dare origine a quei cambiamenti necessari per inventarsi un’assistenza a misura d’uomo. E quando un sorriso o un apprezzamento arriva inaspettato, scoprendo che per qualcuno quella lettura è stata importante, allora il volontario in difficoltà si rende conto che tenere duro è valsa davvero la pena.”
Quanto è accaduto martedì pomeriggio ha dato a noi lettori volontari la carica per continuare perché ne vale veramente la pena!