La meraviglia che desta questa scultura è indiscutibile, soprattutto a noi lettori. Se penso allo scultore che l’ha creata, mi immagino un amante appassionato dei libri. In realtà Pietro Magni, vissuto in pieno Diciannovesimo secolo (1817-1877), non era particolarmente legato alla letteratura, semplicemente era un bravo scultore che sapeva creare ciò che i suoi committenti gli chiedevano. Esistono tre copie di questa statua, ognuna con particolari diversi. Quella conservata alla National Gallery di Washington presenta al collo un medaglione rappresentante Garibaldi, a cui l’autore si avvicinò nel periodo di studi a romani, sposando l’ideale di un’Italia unita. La copia al Museo Bottacina di Padova contiene un particolare molto caro a noi lettori: l’incisione, sulle pagine del tomo di pietra, del brano dei Promessi Sposi riguardante la madre di Cecilia.
In tutte è presente lo sguardo perso nel libro, tanto che la ragazza non si accorge di un seno scoperto. Sulla pagina si vede una piega per tenere il segno, il gesto più naturale che esista per un lettore. Sullo schienale della sedia, utilizzata come un leggio, sta la veste pesante, tolta prima di andare a letto. Ciò indica che questa ragazza si sta dedicando a una lettura serale.
Vi siete mai osservato durante la lettura? Quali particolari potrebbe rilevare un osservatore esterno? Quali vorreste fossero notati e quali nascosti? Ecco quante domande possono sorgere su noi stessi osservando una statua in lettura.