Quali libri sarebbe utile avere in ospedale per accontentare i gusti dei pazienti? La risposta è ovvia: nella maggior parte dei casi tutti i generi di intrattenimento. Non importa se si tratta di romanzi, gialli, noir, biografie o altro. Eppure ci sono delle eccezioni. Nella mia cardiologia abbiamo testi usati, raccolti senza nulla scartare. Alcuni possono apparire talmente insoliti da chiedermi se lo spazio che occupano valga la pensa di essere utilizzato in questo modo. La risposta a questa domanda mi è arrivata ieri quando un paziente, alla mia offerta di procurargli un libro, mi ha chiesto un testo che parlasse di architettura. Nonostante i tanti tomi particolari che avevo in libreria, nessuno parlava di architettura. Finché ho notato un grosso volume mai spostato da nessuno. Si trattava de Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti di Giorgio Vasari. Ho pensato: perché non proporre questo testo? Non è precisamente un libro di architettura, ma parla delle biografie anche di architetti e potrebbe essere una lettura piacevole, seppure insolita. Perciò ho tentato. E la risposta è stata più che positiva. Il mio paziente non conosceva il Vasari. Mi è bastato dare qualche cenno su chi era e poi ho lasciato che il testo si occupasse del resto. Successivamente abbiamo anche parlato di alcuni brani letti, delle sue impressioni e del suo stupore nel trovare pensieri che corrispondevano ai suoi riguardo l’arte. Ad un certo punto ho dovuto interrompere la nostra conversazione per il sopraggiungere di compiti che dovevano essere espletati (nella realtà clinica è difficile dilungarsi nelle conversazioni con i pazienti). Ma sapevo di lasciare il paziente con la migliore delle compagnie.
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere