Se normalmente un libro attrae per il titolo, allo stesso modo può capitare di detestarlo. E’ capitato così che per qualche mese ho deliberatamente tralasciato di leggere Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli. Orrendo il titolo, peggiore la copertina. Non mi capacitavo che dietro tanto cattivo gusto potesse esserci un buon libro. Ma mi sbagliavo. Non so nemmeno io perché mi sono dato l’opportunità di leggerlo. Forse il fastidio di respingerlo a priori, senza almeno visionare qualche riga, con il senso di non aver davvero scelto, ma di essere stato indotto. Così l’ho preso e mi sono tuffato dentro trovandomi di fronte a un romanzo di formazione. Il protagonista è un ragazzo e le sue pulsioni sessuali. L’erotismo in questo romanzo è chiaramente descritto, ma circostanziato in una costellazione di sentimenti e contraddizioni in cui spesso ci si può identificare. Il giovane Libero vive tra Parigi e Milano. Non è speciale, ma trova il modo di far uscire le proprie peculiarità, nonostante i traumi, nonostante l’età, nonostante il mondo difficile e controverso. Chi non ha nella propria vita almeno una parte di tutto questo? La scrittura di Missiroli ti tiene incollato alla pagina e non manca di commuoverti nel finale.
Consigliato a chi ama osservare le sfumature dell’erotismo e i romanzi di formazione.
Gruppo Jane Austen a Milano
L’immortalità di Jane Austen è legata anche ai tanti club a lei dedicati oltre che alla sua incredibile scrittura, in grado di attraversare i secoli.