Questa novella del 1924 di Arthur Schnitzel è il mio primo contatto con questo autore tedesco che scrisse a cavallo tra il Diciannovesimo e il Ventesimo secolo. La signorina Else è composto nella forma del monologo interiore di cui Schnitzel era maestro, tanto da attirare l’ammirazione di Sigmund Freud per la sua capacità descrittiva sul tema dell’animo umano. In La signorina Else si racconta di una diciannovenne di buona famiglia che si trova a dover scendere a compromessi con un uomo per ottenere dei soldi e saldare un debito del padre che, pur essendo un noto avvocato, rischia il carcere per il vizio del gioco. Davvero intenso il testo. La scrittura insolita e la ricchezza di particolari con una trama ben delineata fanno di questo libro un piccolo capolavoro. Particolarmente interessante è l’incessante evoluzione del pensiero della ragazza. Ha continui ripensamenti e le certezze che le sembra di ottenere con il ragionamento ritornano dubbi poco dopo.
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