Non so se possa essere catalogata come un’opera d’arte, ma il Memoriale dei libri progettato da Micha Ullmann sito a Bebelplatz, nota piazza di Berlino, rappresenta uno dei più significativi tentativi di ricordare non l’importanza dei libri, ma la grave mancanza che si verrebbe a creare se non ci fossero. Il Memoriale è infatti collocato dove il 10 maggio 1933 avvenne il famoso rogo dei libri voluto dai nazisti dando inizio alla maggior censura mai vista nel cuore dell’Europa moderna. Non colpisce affatto per bellezza questo monumento, ma per il suo significato. Si tratta di una lastra di vetro sul suolo attraverso la quale si vede una biblioteca vuota. A rendere il monumento maggiormente significativo è la targa posta accanto, con incisa la famosa frase dalla tragedia Almansor di Heinrich Heine:
Dort, wo man Bücher verbrennt, verbrennt man am Ende auch Menschen – Laddove i libri si bruciano, si bruceranno alla fine anche gli esseri umani.
Credo siano importanti opere come questa, a sentinella di un mondo che sempre più dimentica.