Pillola letteraria: medicina…alternativa

Una volta che il dottore non c’era, prescrissi delle supposte a un ufficiale, un colonnello di alto grado. Era sospettoso. “Non si preoccupi” gli dissi, “mi prenderò cura di lei. Usi queste supposte e ci vediamo poi lunedì.”
Quel lunedì lui e sua moglie marciarono nel reparto, chiedendo di parlare con il mio diretto superiore. Tutti e due mi guardavano con sdegno, come a dire Ma lei chi è? Non è un dottore ed è pure nero! Nonostante non spessi che cosa avevo fatto di male, capii che intendeva farmi rapporto. Alla fine urlò con ira: “Lei non sa cosa diavolo sta facendo! Lei è pericoloso! Non dovrebbe essere qui! E per il bene che mi hanno fatto quelle pillole avrei potuto anche ficcarmele nel culo!”.
Mi ci volle tutto il mio autocontrollo per non scoppiare a ridere. Aveva preso le supposte per via orale. Quel colonnello guidava un jet da cinquanta milioni di dollari e prendeva supposte rettali per bocca. Naturalmente continuava a fargli male e si stava chiedendo anche perché.

Tratto da La ricerca della felicità di Chris Gardner

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