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Contro il giorno della memoria (9-)

 

Questo saggio di Elena Loewenthal è tanto semplice quanto stupefacente. Il titolo, Contro il giorno della memoria, non vuole essere una provocazione, ma il risultato di un ragionamento che supera gli stereotipi, per collocarsi in una riflessione pacata, ma ineccepibile. La questione è che la Giornata della Memoria è diventato un appuntamento scontato e sempre più origine di aspre critiche anziché di autocritica per ciò che è accaduto nella nostra civilissima Europa. Capire davvero il significato di questa ricorrenza può farci comprendere meglio come collocare nella Storia un evento drammatico che ancora oggi non sappiamo spiegarci, e superare pregiudizi e inutili buonismi. La tendenza alla commozione come mezzo di risarcimento per quanti hanno sofferto e sono morti è ipocrita. L’enormità di ciò che è accaduto non riguarda tanto la cultura di quanti l’hanno subita, ma la capacità di analisi della civiltà che l’ha perpetuata e tollerata. Elena Loewenthal riesce a farci pensare a tutto questo con il giusto senso emotivo e grande capacità di analisi partendo proprio dal suo essere ebrea di fronte alla Giornata della Memoria.
Consigliato a chi cerca di capire questa giornata divenuta conformista e a quanti non capiscono perché ricordiamo questo genocidio e non altri.

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