La sognatrice di Ostenda

Credo di non aver mai incontrato qualcuno più diverso dal proprio aspetto di Emma Van A. 
A prima vista dava l’impressione di una persona fragile, schiva, insignificante, taciturna, di una banalità destinata al dimenticatoio. Poi ho conosciuto la sua realtà, e sono rimasto irretito nelle seducenti trame di una vita intrigante, imperiosa, brillante, paradossale e inesauribile: da allora il pensiero di quella donna non mi ha più abbandonato. 
Certe donne sono trappole in cui si cade e da cui non si ha più voglia di uscire, come quella in cui Emma Van A. mi tiene avvinto.

Tratto da La sognatrice di Ostenda di Eric Emmanuel Schmitt

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