E’ partito nella regione Lazio un’interessante esperimento: creare delle sale cinematografiche nelle biblioteche. L’idea è di dare spazio soprattutto a quei film di qualità che faticano a trovare i giusti spazi. Parliamo del cinema indipendente italiano, non dei colossal americani che si vendono da soli perché la fama degli attori fa funge da traino. Si tratta di prodotti curati, ma di nicchia, con disponibilità economiche limitate che si trovano in difficoltà a sostenere i costi della distribuzione. In questo modo la biblioteche diventerebbe veicolo di un cinema ad alto livello culturale che ha grandi potenzialità, ma pochi soldi a disposizione per far fronte all’attuale sistema cinematografico sempre più in mano a pochi.
Mi chiedo se sia giusto che la biblioteca, la cui principale mission è quella di occuparsi di libri, si interessi al cinema. E mi rispondo che questo esperimento darà risposte al quesito, consapevoli però che le nuove sfide delle biblioteche passano anche attraverso nuove forme di conservazione della cultura che potrebbe incluedere anche il cinema. Se siete interessati, qui potete trovare maggiori informazioni.