In questi giorni si è iniziato a circolare la notizia della pubblicazione dell’ottavo libro su Harry Potter. Notizia che diminuisce d’importanza se si considera che il testo sarà la trasposizione letteraria dello spettacolo teatrale londinese che ha iniziato a essere preparato lo scorso anno e che debutterà il 30 luglio(vedi qui). Il giorno dopo uscirà il libro. Il titolo comune, dello spettacolo e del libro, sarà Harry Potter e il bambino maledetto.
Sarà un Harry Potter adulto il protagonista della nuova opera letteraria della Rowling, insieme a uno dei suoi figli. Sarà un sequel di qualità o il tentativo di spremere gli ultimi soldi dall’idea geniale sorta quasi vent’anni fa? Da lettore non temo la delusione. E’ vero che in questo caso il libro è scritto a più mani, soprattutto per creare l’adattamento teatrale. Ma ciò che nei libri della Rowling è fondamentale sta nella scrittura. Certamente il soggetto gioca un ruolo non da poco, ma non è di secondaria importanza lo stile narrativo e la capacità del testo di catturare e imbrigliare nelle pagine il lettore. E non credo che questa volta sarà diverso.
In attesa della pubblicazione italiana, assistiamo al folle amore per tutto ciò che riguarda il maghetto. E’ infatti
stata battuta all’asta di New York per la cifra di trecentonovantaquattromila dollari la sedia su cui la Rowling ha scritto i primi due libri. Donata per beneficenza nel 2002, oggi è un oggetto da collezione di strabiliante valore.