All’improvviso notai qualcosa di diverso. Il respiro mi si bloccò in gola.
“Che ti prende, ragazza?”
“Nel quadro, sulla sedia vicino alla donna non ci sono quelle teste leonine”.
“Infatti. Su quella sedia price c’era anche un liuto. Fa un sacco di modifiche, lui. Non dipinge semplicemente quello che vede, ma quello che secondo lui ci deve essere. Dimmi, ragazza, credi che questo quadro sia finito?”
La fissai perplessa. Quella domanda doveva essere una trappola, ma on sapevo immaginare che cosa mai si potesse aggiugnere al quadro per renderlo più bello.
Tratto da La ragazza con l’orecchino di perla di Tracy Chavelier