Il titolo del libro di Sharry Jones mi ha reso perplesso: Quattro sorelle, tutte regine. In realtà, già nelle prime pagine del libro, si scopre che questa è la frase che le protagoniste pronunciano da bambine in una specie di gioco con la madre. Gioco per le piccole, ma non per la contessa di Provenza, che si prepara a tessere una fitta rete di relazioni e matrimoni che realizzerà il suo progetto. E non si tratta di una favola, ma della descrizione romanzata di fatti storici del Tredicesimo secolo e del suo splendore: il Sacro Romano Impero con Francia e Inghilterra, le Crociate, le sfide per il potere e le persecuzioni religiose, qui visti da un punto di vista femminile. I puristi del romanzo storico potrebbero però faticare ad apprezzare questo libro. Innanzitutto per il fatto di essere scritto al tempo presente, anomalia che anche a me ha dato qualche difficoltà all’inizio della lettura. Anche la forte componente intimistica dei personaggi, certamente inventata o presunta, potrebbe disturbare taluni. A mio avviso, invece, questo è un punto di forza, come lo è il continuo inserto di passi della letteratura provenzale della lettura romanza come passione attribuita alle protagoniste, cresciute in uno degli ambienti culturali più vivaci del tempo. Credibile o meno, il romanzo ci proietta in un mondo maschilista in cui le donne cercano di inserirsi con le poche risorse che hanno, ma sempre valorosamente, creando un moto di fondo sulla forza femminile e sulla sorellanza.
Consigliato agli amanti del romanzo storico non troppo rigidi e a chi a questo tipo di letteratura vuole avvicinarsi senza temere la noia.