29/08/2011
Un articolo intitolato Emozione e narrativa: influenze interattive prima, durante e dopo la lettura di Raymond A. Mar dell’università di Toronto (Canada), che trovate qui, descrive gli effetti della lettura e ci rivela ciò che già sapevamo: leggere non lascia indifferenti, ma crea effetti tangibili sulla persona. L’importanza di questo scritto è però vitale per le ricerche sulla Biblioterapia e sulla letteratura in genere perché dimostra scientificamente come la lettura sia un atto che va stimolato. Non possiamo negare che i lettori abbiano stimoli emotivi maggiori rispetto a chi non legge. Indurre i non lettori ad approcciarsi ai libri significa quindi aprire loro la possibilità di andare oltre, e scoprire risorse interiori che non pensavano di avere. Considero la Biblioterapia una grande cosa, ma sono cosciente che la mancanza di interesse verso i libri impedisce di poterla utilizzare. Non è facile mettere un libro nelle mani di giovani abituati solo a mezzi virtuali, ad adulti che consultano solo testi legati alla professione, ad anziani che non sono mai stati abituati a dare importanza ai libri. Eppure è questa la via maestra per dare a tutti una possibilità diversa di osservare. Se stessi e il mondo.