30/01/2012
La foto della lettrice (qui a sinistra) di questa settimana è celebre. La splendida Marilyn con un libro tra le mani: un vero incanto! La questione però non è sapere se Marilyn leggesse veramente, ma un’altra. Quanto incide nell’immaginario collettivo lo stereotipo del lettore come persona sfigata (soprattutto esteticamente) che, anziché vivere, si rifugia nei suoi polverosi libri? Potete dare la risposta da soli, purtroppo è scontata. Ma negli ultimi anni le cose stanno cambiando. Avente presente il telefilm Una mamma per amica? In uno degli episodi l’adolescente Rory indossa una t-shirt che riporta lo slogan Reading is sexy. E’ un marchio creato da Sarah Utter, designer che ha lanciato negli Stati Uniti questo slogan. E confesso che mi piace. Sicuramente i puristi della cultura aborriranno questo concetto, ma ho incontrato molte persone nei quali l’accostamento spontaneo libro-scuola-sfigato li ha allontanati dal
tentativo di appassionarsi ai libri. Certo, capita soprattutto ai più giovani di essere condizionati da un ideale estetico. Ma chi più di loro ha bisogno di un messaggio controcorrente per scoprire che la lettura e la bellezza possono andare a braccetto? Questo messaggio negli Stati Uniti viene diffuso anche attraverso campagne di sensibilizzazione che passano attraverso l’immagine di persone attraenti intenti nella lettura. E se apparentemente potrebbe sembrare una forma di pubblicità inopportuna, credo che la promozione della lettura possa intraprendere qualsiasi
strada. Perché spiegare ai non lettori cosa si perdono rifutando di apire un libro è una delle imprese più ardue.