Lo so che l’ultimo libro di Harry Potter è gia stato scritto. Lo so che la prima teatrale che si sta tenendo in questo preciso momento è probabilmente un modo per speculare ulteriormente sulla fortuna che Harry Potter ha già portato abbondantemente alla sua autrice. So anche che la sceneggiatura è stata scritta non dalla sola Rowling, ma insieme ad altri che potrebbero aver influenzato in modo negativo il suo stile a cui siamo abituati. So anche che potrebbe essere una delusione. Ma il 27 settembre uscirà il libro tratto dalla sceneggiatura e la consueta ansia da harrypottiano si sta manifestando in me. La curiosità prevale sulle scetticismo e la sensazione che da quelle
pagine uscirà la magia che solo il testo scritto è in grado di portare è incessante. Non so come dirlo a chi di Harry Potter ha visto solo i film. Ma le sensazioni che scaturiscono dalla scrittura sono imparagonabili, un’emozione che basta fermarsi un attimo e pensarci per rievocarla. Ma c’è anche di più. Harry Potter questa volta sarà un padre, come lo sono io. Mi aspetto quindi un’immedesimazione ancora maggiore, più forte di quando leggere le sue avventure mi faceva tornare alla sua stessa età. Oggi, invece, è diverso. Io e lui nello stesso punto della vita. Per questo non posso non sentirmi ancora una volta vicino a lui. E a tutti voi che come me continuate ad amare le sue avventure.