Questa notte esce l’ultimo attesissimo libro di Harry Potter e dovrei esserne felice. In realtà non parteciperò ad alcun evento programmato anche nella mia città per questa pubblicazione tanto attesa. Confesso che tempo fa mi entusiasmava l’idea che ci fosse un seguito alle splendide avventure già lette del maghetto più amato di tutti i tempi. Credevo che la sceneggiatura della pièce teatrale sarebbe stata romanzata. E, invece, il libro riporterà fedelmente i dialoghi, senza descrizioni di luoghi e sentimenti, una semplice trascrizione che dubito potrà suscitare le emozioni a cui la consueta scrittura della Rowling ci aveva abituato. Peccato! Non escludo comunque la possibilità di leggerlo, anzi. Dubito che la curiosità non avrà la meglio. Mi spiace però non godere di questa uscita come ho vissuto dall’Ordine della fenice in poi. Lascio ad altri fans il piacere di una nottata magica. Io mi avvio a letto, in compagnia della mia ultima lettura: un gobbo, una cattedrale e l’incantesimo maledetto di una passione sacrilega.

Consegna dei diplomi della 3^ edizione del Master in Biblioterapia
Per quanto ci si possa fare l’abitudine, è sempre un’emozione chiudere un ciclo di formazione con un gruppo conosciuto un anno prima. La discussione delle