Difficile giudicare questo libro di Mika Waltari. Ho amato questo autore nel suo Sinuhe l’egiziano. In Marco il romano, dopo uno slancio iniziale, ho cominciato a sentire la fatica nel proseguire la lettura. Certamente le oltre 400 pagine di cui è composto non hanno aiutato, ma l’argomento era certamente interessante. Si racconta di un patrizio romano di nome Marco, che giunge a Gerusalemme il giorno della crocefissione di Cristo. L’interesse che suscita questo testo è che vengono descritti in modo incredibilmente scrupoloso gli usi e i costumi degli appartenenti alle diverse culture e classi sociali. Ancor più interessante è l’analisi della reazione che la morte di Gesù ebbe sui suoi coevi. E’ stato pubblicato nel 1959 in finlandese, lingua madre dell’autore, e nel 1961 in italiano. Marco il romano ha un seguito nel libro Lauso il cristiano.
Consigliato agli amanti del romanzo storico e a quanti desiderano approfondire un aspetto inconsueto delle religioni cristiane.