E’ strano come Dio e i libri possano incontrarsi.
Mi ritrovo a leggere un libro iniziato parecchi mesi fa che sono stato costretto a sospendere. Da parecchio le mie letture sono legate ai laboratori che tengo e quindi scelte con il cervello e non con il cuore. Qual é la differenza? T’innamori di un libro quando lo scegli con il cuore, non ne puoi più fare a meno. Leggi e le emozioni si inseguono anche dopo aver chiuso il libro. Benefici delle sensazioni provate a tal punto che ci sono momenti in cui i problemi quotidiani, più o meno gravi, per un certo periodo di tempo scompaiono, lasciandoti lo spazio per riprendere le energie necessarie ad affrontare la vita. E ti ritrovi a ringraziare Dio di aver scoperto quel libro. Lo fai anche se non sei così sicuro che Dio esista o, quanto meno, non hai un’idea precisa di chi sia e cosa voglia. Eppure il piacere che la lettura ti ha procurato ti richiama a un ringraziamento talmente è forte quello che hai sentito.
Ringraziamento a Dio? Al Fato? Alla casualità? Qual’è il ringraziamento giusto da fare e a chi? Non lo so. So solo che un libro che ti aiuta a vivere è un dono inestimabile.