La discussione va avanti da tempo, ma in questo periodo si sta concretizzando la possibilità di vedere tutti i licei durare quattro anni. E’ garantita, si dice, la preparazione che fino ad ora è stata data in cinque. I dirigenti dei licei sperimentali, che in questi anni hanno messo alla prova questo sistema, affermano che la chiave di volta sta nel modificare il metodo di insegnamento.
Premetto: non sono un insegnante di scuola e la mia conoscenza in merito è dovuta ai miei figli. Tuttavia, ho conosciuto diversi corpi insegnati e non pochi istituti della mia città. Ho incontrato tanti insegnanti validi e strutture scolastiche ben gestite. Eppure, nel nostro sistema scolastico, ci sono delle falle che rendono difficile pensare possibile un cambiamento epocale come questo. Innanzitutto, il corpo insegnanti è sempre più anziano e fatica a far fronte ai cambiamenti. Un esempio? La scarsa preparazione e capacità di utilizzare i mezzi informatici è all’attenzione quotidiana degli studenti che, nativi digitali, ridono di tanta difficoltà. Altra considerazione: l’organizzazione scolastica è rigida. Non è una questione di dirigenti (anche se spesso essi stessi tendono a rallentare l’evoluzione delle idee degli insegnanti meritevoli e innovativi), ma di una struttura burocraticizzata oltre modo.
In sintesi, credo che un liceo di quattro anni potrebbe essere un’occasione per imporsi un vero cambiamento di metodo, ma se la tradizionale staticità della scuola e della burocrazia non sarà superata (e la vedo dura) l’occasione potrebbe trasformarsi in un ennesimo pasticcio.