Ci sono anni in cui la scomparsa di personaggi importanti segna definitivamente un’epoca. Il 25 novembre del 1985 morì Elsa Morante, ma in quel periodo il mondo dei libri subì lutti importanti. Morì Italo Calvino, che così giovane, avrebbe avuto ancora molto da dirci. Scomparve anche il premio Nobel per la letteratura nel 1972, scrittore tedesco famoso e apprezzato. Tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta fu un periodo in cui l’AIDS ci rubò grandi talenti come Michael Foucault e Pier Vittorio Tondelli, ma anche Isaac Asimov, lasciando un vuoto incredibile.
Ciò che rimane di loro è un’opera letteraria immensa. Nella nostra era del libro usa e getta, in cui un’edizione sopravvive forse sei mesi, sembra incredibile quanto preziosi sia il lavoro di questi scrittori che ancora oggi apprezziamo. Perché la vera eredità non è fatta di denaro, ma di un bene imperituro come può essere la letteratura.