Oggi chiunque abbia scelto google come motore di ricerca si è accorto che ricorre il 184° anniversario della nascita di Louisa May Alcott, la scrittrice conosciuta ai più come autrice di Piccole donne. Mi lega a lei un aspetto biografico, ovvero il fatto che fu infermiera durante la guerra di secesione americana. Mi lega a lei anche una grande ammirazione per aver agito all’interno della Underground Railroad, rete clandestina per permettere agli schiavi di colore di fuggire ed espatriare. Mi lega a lei una grande simpatia per essere stata una donna disperata tanto da meditare il suicidio, ma, nello stesso periodo, lesse una biografia di Charlotte Brontë e forse per questo vi rinunciò. E tutti noi siamo legati a lei per aver creato le sorelle March, eroine a cui nessuno, almeno una volta nella vita, non si è affezionato, anche solo per il fatto di aver letto a Natale qualche brano di Piccole donne o anche solo visto il film.
La maggior parte dei libri è percepita in modo diverso se letto in periodi differenti della nostra vita. Forse Piccole donne è l’unico che, per ognuno di noi, rimane fedele a se stesso negli anni.