Spulciando tra libri e appunti, ho ritrovato un vecchio libricino di Lupo Alberto dal titolo Come ti frego il virus! Si tratta di un opuscolo degli anni Novanta in cui si spiega ai giovani cos’è il virus dell’HIV e l’AIDS, e come prevenire il contagio, in modo leggero, ma chiaro e preciso. Rileggendolo, sono rimasto colpito dall’efficacia comunicativa e dall’importanza del messaggio.
Le statistiche ci dicono che le cure sono sempre migliori, ma che una persona su due si accorge di essere sieropositiva quando la malattia è già in fase avanzata. La campagna informativa che ha caratterizzato la mia giovinezza è quasi completamente scomparsa oggi. Ancora non si vedono i distributori di preservativi nelle scuole, ancora non sono sfatati tanti tabù sessuali e ancora non si parla di sessualità in modo adeguato a scuola e nelle famiglie. La cosa assurda è che parliamo tanto di prevenzione delle malattie, di screening di ogni tipo e non siamo ancora in grado di affrontare serenamente la questione del sesso sicuro, con il risultato che ancora si contrae l’HIV a causa di rapporti occasionali non protetti praticati da giovani, da adulti e da anziani (il Viagra ci ha regalato anche questo risultato). L’opuscolo di Lupo Alberto non esiste solo in forma cartacea come quello che ho riesumato io. Qui lo potete trovare in rete da leggere e da diffondere.
Utilizziamo questa Giornata Mondiale contro l’AIDS per ricordarci che l’educazione al sesso sicuro rimane ancora la strada maestra per evitare il contagio dall’HIV, ma anche da tutte le malattie sessualmente trasmissibili. Che, purtroppo, sono in continuo aumento.