Questo mio pomeriggio della vigilia, la passerò al lavoro. Si sottovaluta il valore dello Spirito del Natale in ospedale e dell’importanza di cercare, con i mezzi limitati a disposizione, di renderlo vivo. Soprattutto, non è facile che gli operatori sanitari inventarsi un modo adatto. Non è previsto nel piano di lavoro l’allestimento di addobbi nelle singole unità operative, berretti natalizi durante lo svolgimento del servizio, la musica natalizia presa in prestito dal pc, gli alberi di Natale costruiti con il riciclo. Neppure la distribuzione di libri a tema. Eppure, tutto questo accade. Gli auguri si sprecano e si prova a distribuire qualche sorriso in più. Ma non è semplice. Le difficoltà di un ambiente dove vita e morte convivono, così come il sorriso e il pianto, non sono facilmente immaginabili. Un lavoro come il mio può essere entusiasmante, ma anche carico di delusioni e di fatiche. Si prova comunque a sorridere, ma non sempre ci si riesce, non si può farlo a comando. Ma noi tutti ci proviamo. A Natale anche un po’ di più.
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere