Il 6 febbraio sembra essere stato un giorno particolare per la letteratura. Forse infausto, se si considera che nel 1515 muore Aldo Manuzio, l’umanista inventore del libro moderno, e nel 1793 Carlo Goldoni, il commediografo veneziano che rivoluzionò il teatro. Ma se si pensa anche che nel 1778 vedeva la luce Ugo Foscolo, il grande poeta e patriota, possiamo riconsiderare il tutto sotto un altro punto di vista.
Aldo Manuzio nacque a Bassano nel 1449. Il destino volle che proprio in quegli anni Guttenberg inventasse la stampa e che lui, alle porte del Cinquecento, fosse colto al punto giusto e altrettanto astuto e geniale da trarne il maggior profitto possibile (qui sulla recente mostra sui suoi libri).
Carlo Goldoni nacque il 25 febbraio del 1707. Seppe riformare il teatro dando vita alle basi della commedia moderna. Molte sue opere sono in lingua veneta e ancora oggi vengono rappresentate con grande successo anche nei teatri paesani e alle sagre ancora tanto diffuse nel Triveneto.
Ha bisogno di introduzioni Ugo Foscolo? Il 10 settembre 1827 è la data della sua morte, ma, essendo un poeta contenuto nei programmi scolastici, la maggior parte di noi già la conosce così come conosce la sua vita avventurosa abbagliata dal furore di Napleone Bonaparte. Chi non ha studiato i sonetti A Zacinto e In morte del fratello Giovanni, oltreché la sua grande opera dal titolo Dei sepolcri?
Tre scrittori da ricordare e da riscoprire.
Tre scrittori da ricordare e da riscoprire.