Ieri è morto a Parigi Cvetan Todorov, filosofo e saggista bulgaro naturalizzato francese di fama mondiale. Lascia un vuoto anche in noi, amanti dei libri. Vi state chiedendo il perché? Innanzitutto, Todorov ha lavorato sulla filosofia del linguaggio con Roland Barthes, e questo già basterebbe a considerarlo amico dei libri. Ma ha anche scritto cose interessanti e pregiate alla portata di tutti noi come La letteratura in pericolo, in cui si ritrova la sua anima di amante della lettura ancor prima di quella da filosofo. La sua capacità di comprendere che la lettura dei libri è prima passione e piacere, e solo poi critica e analisi testuale, lo rende uno di noi. Siamo così abituati a pensare ai professori universitari come a dei cattedratici freddi e insensibili al calore dei libri che ci sfugge che alcuni di loro hanno seguito la carriera universitaria proprio grazie a questo piacere. E Todorov era uno di questi.
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