Una stanza tutta per sé

17/03/2012
Virginia Woolf lo insegnò alle donne. Io lo propongo a tutti i lettori: una stanza tutta per sé, un luogo dove vivere intensamente i propri momenti di lettura. Quella nella foto non è la mia stanza, è quella che sogno (l’amaca proviene dal mio passato di lettore di Topolino, ed estimatore di Paperino). Eppure quando teniamo tra le braccia un libro e lasciamo che ci coinvolga, non c’è luogo che non si trasformi. E’ la magia della lettura. E la capacità di trasformare il mondo intorno a noi crea un cambiamento anche dentro di noi. Dopo un libro nessuno è più la stessa persona. Può essere letto in solitudine, condiviso, discusso: in ogni caso una trasformazione avviene. Mi danno l’anima a studiare la bibliografia che dimostri ciò, ma alla fine l’essenza della Biblioterapia e del potere della letteratura sta in questa metamorfosi del lettore. Sicuramente un libro può essere letto ovunque. Certo che leggere in una stanza così…

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