17/05/2014
Quanto impiegate a leggere un libro? È questo un argomento ricorrente nelle conversazioni tra lettori. Chiaramente ognuno ha i suoi standard. Leggere speditamente non è una dote, ma una preferenza. O una necessità. Alcuni amano leggere e rileggere, soffermarsi sulle parole e frasi. Altri hanno il bisogno di sottolineare o appuntare commenti. Altri ancora preferiscono cavalcare la trama e arrivare il più velocemente possibile alla conclusione. Altra variabile è il genere letterario. Su un saggio è necessario soffermarsi più spesso che su una novella. E un romanzo storico risulterà inevitabilmente più lento rispetto a un poliziesco. Continuando ancora, consideriamo il periodo in cui è stato scritto: più il testo è datato, più complessa sarà la lingua usata e più calmo sarà il passo di lettura da tenere. Tra scrittore e scrittore le differenze sono determinanti. Allo stesso modo un testo giapponese risulterà differente da quello statunitense o sud- americano.
Potremmo continuare ancora: dipende dalle ambientazioni, dal linguaggio dei personaggi, dall’atmosfera allegra o funesta.
Leggere non è mai una competizione. I lettori, semmai, condividono. Senza correre mai.