15/05/2014
Era del 1886 quel 15 maggio in cui morì Emily Dickinson. Non scomparve solo una poetessa straordinaria. Era una rivoluzionaria. I suoi versi, non sempre semplici da capire nella loro sinteticità, eppure spalancati alle interpretazioni e alle riletture, hanno cambiato per sempre la poesia americana dell’Ottocento. E, tutto ciò, senza oltrepassare il recinto della sua casa.
Provo profonda ammirazione per coloro che cambiano il mondo silenziosamente, con mezzi inusuali, non aggressivi. La poesia può influire sulle menti, modificare un punto di vista, generare idee. Emily Dickinson non era una persona priva di paure, fobie e stranezze. Da lei l’insegnamento che si può essere grandi solo essendo noi stessi.