Premetto che non ho mai visto il notissimo film con Audrey Hepburn Colazione da Tiffany e per questo sono certo di non essere stato influenzato leggendo il libro da cui è stato tratto e scritto. L’autore di questo romanzo breve è Truman Capote. Non c’è che dire: il libro è splendido e la leggerezza con cui è stato scritto è sorprendente. Per alcuni versi la storia sembra banale, ma a chi conosce la genialità di Capote non sorprenderà questa impressione, che è solo il frutto della particolarità del modo di scrivere dell’autore. Quando impari ad amarla diventa un pregio.
Questa splendida ragazza che sembra svampita, alla ricerca del successo cinematografico, generosa, ma bizzarra, inevitabilmente attrae chiunque entri in contatto con lei. Il suo vicino di appartamento non sfugge a tale destino, diventando però un suo interlocutore privilegiato. Una non-storia-d’amore in cui la sfuggente Holly lascia sempre a ognuno una parte di sé. Sembra che Capote si sia ispirato per la sua eroina a Marilyn Monroe.
Consigliato agli amanti della femminilità americana degli anni Cinquanta.