In questi giorni vengono assegnati i vari premi Nobel e giovedì è previsto quello per la Letteratura. Per noi amanti dei libri è un appuntamento molto atteso perché la speranza che sia uno dei nostri beniamini a essere il vincitore è sempre presente. Ma lo scenario di questi ultimi anni si ripete ancora: tante previsioni e magari poi spunta il nome di un perfetto sconosciuto. Certo, l’anno scorso è toccato a Bob Dylan, che sconosciuto certo non è. Qualcuno se lo aspettava? Stiamo attendendo da un’infintà ti tempo che Murakami lo vinca, Philip Roth si è ritirato dalla scena letteraria ormai deluso da questo mancato riconoscimento e Joyce Carol Oates lo brama da anni e i suoi prossimi ottant’anni d’età sembrano voler suggerire che è giunto il momento per concludere una carriera letteraria incredibile. Quest’anno si vocifera sull’italiano Claudio Magris, anche se sembra improbabile visto che ci sono nomi del calibro di Amos Oz in disciplinata fila, con molti altri nomi più o meno famosi. E meglio dimenticare la candidatura di Elena Ferrante lo scorso anno che, per quanto io l’ami, trovo improbabile, e forse ingiusto, se toccasse a lei.
Giovedì 5 ottobre alle 13 sarò religiosamente in attesa di ascoltare l’annuncio in diretta da Stoccolma per poi condividere immediatamente con voi l’atteso nome.