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La legge (di mercato) dei libri

Anche quella dei libri è un’industria. Un mercato, se meglio vogliamo definirla. E come ogni mercato ha regole più vicine all’economia che alla letteratura: intuire i gusti dell’acquirente, indurlo a comprare il maggior numero possibile di prodotti, attraendolo verso nuovi acquisti grazie alla pubblicità e ai mezzi di fidelizzazione, utilizzare contenitori che catturino e conquistino il cliente, massimizzare il profitto e ridurre i costi. Oggi entrando in libreria non è difficile individuare l’utilizzo di queste strategie. Le copertine ammiccanti, i prodotti meno utili ma poco costosi vicino alle casse, l’utilizzo di tessere per la raccolta di punti, sconti sulle diverse collane divise per periodi e librai sempre più simili a commessi, sommersi da incombenze e addestrati  vendere più che a consigliare. Che dire della pubblicità? Almeno per me è snervante la puntualità quotidiana con cui mi martellano sempre le stesse copertine. Se dovessi trovare Paolo Cognetti per strada credo che gli salterei alla gola. Da quando ha vinto il premio Strega sembra che nell’universo esista solo il suo ultimo libro, mentre aver potuto leggere il suo Sofia si veste sempre di nero perché mi era stato consigliato è stato tutt’altra cosa. Ormai sono al punto di rifiutare a priori tutto ciò che viene troppo pubblicizzato. L’ultimo libro di Alessandro D’Avenia sull’amore mi attrae, ma ho timore di trovarmi davanti al solito prodotto commerciale di chi ha iniziato ha pubblicare in modo seriale. Bianca come il latte e rossa come il sangue me lo sono procurato due giorni dopo che un medico me lo aveva segnalato. Dopo altri due giorni lo avevo finito, piangendoci sopra all’infinito. E se il miracolo non si ripetesse? E se dal libro letto e piaciuto mi trovassi a leggere un prodotto mediocre esaltato solo dalla fama acquisita dall’autore? Parliamo del prezzo. D’Avenia sarà anche un grande scrittore, ma 20 euro mi sembrano tantini. Che ne sarebbe di noi lettori forti se non esistessero le biblioteche? Per carità, esistono le edizioni economiche che attendiamo sempre con ansia, ma quante volte acquistiamo un libro che scopriamo essere ben diverso da come ce lo aspettavamo e malediciamo il momento in cui abbiamo messo mano al portafoglio? Ma i lettori sono temerari senza paura e trovano strategie in ogni dove: nei mercatini dell’usato, sui siti di scambio dei libri , nel bookcrossing, nelle Little free library, negli abbonamenti mensili per la lettura infinita di libri, negli ebook a basso prezzo. Perché nessuno può pensare di dettare legge nelle scelte di una mente libera come quella dei lettori.

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