Questo è un libro che ho ripreso in mano per i miei laboratori di Biblioterapia, letto anni fa e mai dimenticato. Però neppure mai recensito. Pongo quindi rimedio partendo dalle origini italiane di John Fante, che in questo romanzo si vedono nella loro metamorfosi, avvenuta nel passaggio culturale dall’Italia agli Stati Uniti.
Il protagonista è uno scrittore affermato che vive una vita agiata, lontano dalla famiglia d’origine. Quando viene chiamato dai fratelli per cercare di calmare il conflitto dei genitori che si sta trasformando in un divorzio dal sapore tragicomico, si ritrova a fare i conti con un passato rimosso e tenuto in un angolo, eppure prezioso.
Ci sono molti motivi di riflessione in questo libro, ma l’ironia e lo stereotipo italiano che viene messo in scena compongono un quadro che fa riflettere su ciò che siamo stati e ciò che vogliamo essere con la giusta leggerezza.