Dei tanti monumenti ai libri fin qui illustrati, questo ha una storia davvero singolare. E’ stato inaugurato nel 2006, ma vuole essere il ricordo di una scrittrice dell’Ottocento, dimenticata fino al 1982. Si tratta di Harriet E. Wilson, nata a Milford (USA) il 15 marzo del 1825. E’ considerata la prima donna scrittrice afroamericana. Pubblicò una sua autobiografia dal titolo Our Nig che tratta le questioni razziali in America negli anni in cui si tentava l’abolizione della schiavitù. Un documento storico, quindi, ma anche il racconto di una vita la cui trama non è certo meno valente di quella di un romanzo di fantasia. Il tutto è rimasto nell’ombra fino a quando un professore di letteratura inglese non fu in grado di rendere la giusta fama nazionale a una scrittrice che ha dato voce a chi voce non ne aveva tramite un libro. Ecco che la statua diventa per noi lettori davvero rappresentativa: un libro e l’autrice che, con il suo operato, permette ai lettori di esplorare un mondo sconosciuto. E di quel mondo davvero conosciamo poco.
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede