Lunedì 28 maggio alle 18 non si terrà solo la presentazione del manuale che ho scritto, ma sarà un momento in cui ricordare un connubio che dura da quasi un decennio. Erano i primi anni in cui frequentavo l’università studiando letteratura e scoprendo la biblioterapia. Emiliano era un giovane ed estroso musicista ed io un infermiere che faceva il padre a casa e lo studente in università. Tenemmo il nostro primo spettacolo di lettura espressiva proprio nella biblioteca universitaria “A. Frinzi”, in cui presenteremo il manuale, assieme a un gruppo di compagni di corso. Di anni ne sono passati e di cose ne abbiamo fatte tante. Emiliano è cresciuto e io sono invecchiato. Ma tant’è. Oggi siamo ancora attivi, io con i miei libri e lui con la usa arpa. Il collage nel video che vi presento vuole dimostrare una cosa importante: credere nell’arte vale sempre la pena.

Biblioterapia e assistenti sociali
La trasversalità della biblioterapia come disciplina impone riflessioni diverse per i diversi settori in cui viene applicata. Se in Italia sono rari gli articoli e