Dopo la Trilogia della pianura di Kent Haruf (qui, qui, e qui), questo Preludio a un bacio è il primo libro che leggo della NNE, casa editrice che pubblica sempre libri ricercati. E questo non fa eccezione. Non conoscevo Tony Laudadio, ma devo dire che non mi ha deluso.
TRAMA: Un senzatetto dall’animo buono cerca di stare nei pressi dove vive la figlia, ignara che il barbone al tavolo del bar in cui lavora sia suo padre.
La voce narrante è quella del protagonista, che si presenta simpatico e scanzonato, pur ammettendo i propri errori e le proprie debolezze. Ma questi errori e queste debolezze verranno meno dopo essere stato colpito alla testa. In questo modo l’evoluzione del protagonista assumerà una connotazione di novità per lui stesso che compie le azioni quotidiane, ma con una consapevolezza diversa.
La voce narrante è quella del protagonista, che si presenta simpatico e scanzonato, pur ammettendo i propri errori e le proprie debolezze. Ma questi errori e queste debolezze verranno meno dopo essere stato colpito alla testa. In questo modo l’evoluzione del protagonista assumerà una connotazione di novità per lui stesso che compie le azioni quotidiane, ma con una consapevolezza diversa.
COMMENTI: Romanzo romantico, ma non troppo melenso, c’è un fondo d’ironia che lo rende leggero. Se a tratti può apparire banale e scontato, la narrazione è coinvolgente e l’identificazione con il protagonista appare inevitabile perché possiede debolezze comuni alle nostre, anche se in lui si sono evolute in modo atipico.
Consigliato agli amanti dei romanzi d’amore.