Ci sono vari modi per scrivere una biografia e quello di Emmanuel Carrére è sicuramente tra i più originali. Nel suo Limonov non si trova, infatti, solo la storia di un poeta russo idealista, ancor oggi attivista politico contrario a Putin. Dentro il libro c’è Carrére stesso, con parte della propria vita e delle proprie impressioni. Una biografia soggettiva, quindi, attraverso la quale è possibile guardare da diversi punti di vista una vita contestata e contestabile, ma non certo noiosa e prevedibile.
TRAMA: Quella di Limonov è una vita piena di contraddizioni, ma anche di valori, talvolta negativi, sempre appassionati ed esibiti a costo della vita: è un giovane dandy nell’URSS degli anni Sessanta; è un immigrato russo negli Stati Uniti che prova ogni genere di esperienze, inclusa la droga, i rapporti sessuali occasionali anche omosessuali; è un suicida per amore. Nel giro di pochi anni è poeta, cameriere e politico. E il suo desiderio di diventare un soldato si realizza nella guerra dell’ex Jugoslavia.
Limonov è un uomo che vive e fa discutere ancora oggi.
Limonov è un uomo che vive e fa discutere ancora oggi.
COMMENTI: Il protagonista del libro non è certo un modello da seguire, ma un esempio di come si possa attraversare la Storia e farne parte.
Conoscere l’evoluzione del comunismo nell’ex Unione Sovietica non è semplice solitamente. Qui l’autore riesce, invece, a coinvolgere il lettore grazie alla descrizione di una vita fuori dai binari. E’ un viaggio letterario che a chi, come me, ha visto crollare il muro di Berlino da giovane, senza capire bene perché, chiarisce molti quesiti.
Consigliato agli amanti della Storia e degli anti-eroi.
