Il 12 settembre è un giorno che mi ricorda una persona con cui ho condiviso molte letture e molte discussioni sui libri. Si tratta di un medico con cui ho lavorato e che non c’è più, ma di cui conservo un regalo a cui tengo davvero molto. Si tratta di un’edizione numerata della riproduzione di manoscritti miniati conservati alla Biblioteca Capitolare di Verona: Pulchritudinis Figura. Miniature scelte dai codici. Nella mia libreria occupa un posto d’onore, su un leggio da tavolo, sempre aperto: tanta bellezza non può restare nascosta. So che non tutti possono apprezzare. So che l’emozione di fronte al lavoro di amanuensi che hanno saputo trasformare un blocco di fogli di pergamena in un’opera d’arte non è sempre percepibile. Forse solo alcuni riescono a comprendere la gratitudine che provo per aver ricevuto un dono in grado di comunicare con un metalinguaggio che trascende dai contenuti scritti. Ma non dubito che tutti i lettori comprendano che un legame costruito sull’amore per la lettura crea un rapporto esclusivo, che parla un linguaggio splendido, ma oscuro ai non lettori.
A stento ricordo i particolari del suo viso, ma non ho dimenticato i suoi autori preferiti, i libri che abbiamo discusso insieme e quelli che ci siamo consigliati a vicenda. Commentavamo la vita di alcuni autori come se fosse un gossip tra amici che si rivelavano particolari di conoscenti comuni. Parlavamo dei festival letterari come di occasioni mondane irrinunciabili, noi, che di mondano avevamo ben poco. Ma che tipo di legame era il nostro? Eravamo “amici di libro”: avevamo vite diverse, ruoli differenti e non condividevamo nulla della nostra vita privata. Ma quando entravamo insieme nel mondo dei libri eravamo come Alice, dove in un mondo meraviglioso riuscivamo a sperimentare insieme esperienze incredibili. Auguro a tutti i lettori la stessa amicizia.
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede