Chi svolge ricerche su Internet riguardo la Biblioterapia sa che fino a poco tempo fa non compariva una voce in italiano su Wikipedia. Ora esiste (vedi qui) e mi ha entusiasmato non poco scoprire che il mio blog è citato nella bibliografia. E’ una soddisfazione, certo, ma rimane la perplessità riguardo una voce che viene posta sotto la categoria “psicologia” quando la Biblioterapia è molto di più. Mancano anche le classificazioni e i riferimenti alle diverse figure che possono utilizzarla. Mi piacerebbe completarla, potrebbe essere utile, ma mi piacerebbe di più che altri lo facessero per scoprire nuovi biblioterapisti ed entrare in collegamento con persone che, come me, si occupano di questa materia bellissima, ma che trova estrema difficoltà a diffondersi adeguatamente. E’ difficile condividere le proprie esperienze con altri disposti a creare un patrimonio comune. Ognuno tende a mantenere ben delineato il confine del proprio campo facendo attenzione a non essere spodestato. In realtà, se la comunità dei biblioterapisti venisse creata, si potrebbe finalmente dare una prospettiva futura a una disciplina che fatica ad affermarsi. Provate a entrare nella voce di Wikipedia con la parola “Bibliotherapy” (vedi qui). Vi renderete conto di quanto più vasta sia la descrizione e più fitta la bibliografia. Ciò a dimostrazione di quanto in Italia la strada da fare sia ancora lunga. Sicuramente il terreno non è così fertile come altrove. E gli ostacoli, anche istituzionali, non mancano. Ma se altrove la sua diffusione è stata così ampia, il traguardo possibile che si prospetta è davvero ambizioso.
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede