Confesso che la vita dei santi non è un argomento di mio particolare interesse. Sono un cattolico (forse), ma non praticante. Amo le tradizioni italiane e tra queste la religione e i suoi simboli. E questo libro di Dacia Maraini ha soddisfatto questo mio amore.
TRAMA: la cornice narrativa è costruita dalla richiesta tramite e-mail di una ragazza alla narratrice di scrivere un libro su Chiara di Assisi. Ne scaturisce un percorso lungo la conoscenza non solo della santa umbra, ma di tutta la cultura, in particolar modo di quella femminile, del Duecento, con accenni ad altri periodi del Medioevo e alla cristianità nel mondo pagano.
COMMENTI: la qualità di questo libro, che ho divorato in poco tempo, sta in due fattori: l’abilità narrativa della scrittrice e nella ibridità del libro, che si rivela essere un incrocio tra romanzo epistolare, saggio storico e agiografia. Altra qualità del libro è la moltitudine di punti di vista che Dacia Maraini propone, con una spinta verso una visione laica della santità che, a mio avviso, permette anche ai credenti un’analisi più sentita e meno vincolata dai dogmi. I non credenti si troveranno di fronte a uno splendido panorama storico che permette all’immaginazione di volare davvero alto. L’analisi della condizione femminile nel Medioevo e dell’eredità che ci siamo portati appresso fino a poco tempo fa (e chissà se davvero l’abbiamo abbandonata…) completa la lista dei pregi di questo libro.
Consigliato a credenti, non credenti e agli amanti dei saggi storici.