TRAMA: Tratta del racconto della vita di Pierre e Agnes, del loro amore, delle loro pene, dei loro figli, fino ad arrivare alla nascita di un nipotino. Il periodo narrato passa attraverso la Prima Guerra Mondiale e l’inizio della seconda. Si narra dei sentimenti, delle relazioni sociali e delle sue convenzioni fino ad arrivare a fotografare in modo eccelso un periodo storico, tanto che ci si sente proiettati all’interno
COMMENTI: Dire che questo libro è meraviglioso è ancora poco. E’ semplice, ma intenso e mai banale. . La storia d’amore di Pierre e Agnes è degna di essere considerata tra le più belle della letteratura e già questo basterebbe a rendere il giusto onore a questo libro. Ma c’è di più. C’è la scrittura incredibilmente perfetta di Irene Némirovsky. E’ questo il motivo per cui quest’autrice, riscoperta solo negli anni Duemila (è morta nel 1942 in un campo di sterminio), è tanto amata. Ai curiosi che ve lo chiedono, regalate questo libro.
L’AUTRICE: Nata a Kiev (Ucraina) l’11 febbraio 1903, Irene Némirovsky , è stata allevata da una tata che le parlava francese, rendendola per lei come una seconda lingua madre. Ha vissuto e lavorato in Francia. Iscritta alla Sorbona alla facoltà di lettere nel 1921. Poliglotta, conosceva sette lingue. Le sue pubblicazioni la resero famosa già in vita e fu anche girato un film su un suo libro. Ebrea, battezzata cattolica nel 1939, venne sottoposta alle leggi razziali e fu deportata ad Auschwitz, dove morì il 17 agosto 1942. Ebbe due figlie che tutt’oggi curano le sue opere, molte delle quali ebbero successo postume negli anni Duemila.