L’infanzia di ognuno contiene esperienze che segnano la vita, ma solo penne esperte come quelle di Andrea Vitali riescono a trasformarle in storie da raccontare.
TRAMA: Le tre minestre sono un racconto autobiografico. Il giovane Andrea vive in campagna con tre zie che gli raccomandano la minestra come alimento indispensabile. Sono tre donne che gestiscono casa e campagna come fossero tre ministri di un regno. Da qui l’assonanza delle parole minestra/ministra che dà il via alla storia raccontata come fosse il resoconto di un’attività di Stato. E in questo Stato, il piccolo Andrea svolge il ruolo di spettatore e, allo stesso tempo, di protagonista che vive un’infanzia da favola, in un mondo dalla splendida cultura rurale. All’interno di questa cultura c’è il cibo, inteso in modo ben diverso da come lo intendiamo oggi: nessun problema di linea, colesterolo o fibre. A completare questo splendido libro vi è un ricettario di ricette che ormai possiamo considerare antiche
COMMENTI: E’ davvero apprezzabile questo racconto perché racchiude una cultura che si allontana sempre più da noi e che stiamo dimenticando. Vitali ce lo fa gustare con aneddoti che per chi vive al nord Italia gli ricorderanno vicende narrate dalle proprie nonne (se come me la propria nonna è nata nei primi anni del Ventesimo secolo).
Consigliato agli amanti dei racconti popolari e delle ricette di un tempo.
L’AUTORE: nato a Bellano (Lecce) il 5 febbraio 1956, Andrea Vitali è un medico di base che ha abbandonato la professione medica nel 2014 per dedicarsi completamente alla scrittura. Vincitore del premo Piero Chiara nel 1996, raggiunge la notorietà nel 2003 con il libro Una finestra vistalago. Le vicende della sua terra e i racconti dei parenti più anziani sono il fulcro della sua narrazione. Ha continuato a ottenere riconoscimenti letterari e i suoi libri sono stati tradotti all’estero.