Oggi è l’ultimo giorno utile per iscriversi al mio corso di Biblioterapia dell’imperfezione. In realtà, già la settimana scorsa mi è stato comunicato che il numero minimo di iscritti era stato raggiunto, ma non mi è ancora dato sapere se il gruppo si è allargato.
Quello che dal 10 ottobre partirà è il nono corso che tengo all’Università Popolare di Sona, istituzione di cui sono orgoglioso di appartenere. Nelle aule attigue alla mia, o nell’aula in cui lavoro in giorni diversi da quella in cui la occupo io, lavorano altri docenti di altissima competenza. Il luogo comune delle Università popolari e del tempo libero è che i corsi che si tengono siano dei passatempi. Nulla di più falso. In queste istituzioni si lavora per la formazione permanente degli adulti. Ci sono persone di ogni età e non ho dubbi che se si facesse uno studio su di essi, si scoprirebbe che sono soprattutto donne, molto motivate, con una capacità dell’attenzione superiore alla norma e con un bagaglio culturale superiore a quello di molti loro coetanei. Incontrare qui ultrasettantenni e anche ottantenni in grado di discutere vivacemente e competentemente è tutt’altro che difficile. Credete che erogare insegnamenti di qualità a persone adulte sia una perdita di tempo? Io penso che se la richiesta fosse maggiore (l’anno scorso sono stati oltre 700 i corsisti di questa Università Popolare) e le Università Popolari così qualificate si diffondessero nel territorio, a cascata tutti ne trarrebbero beneficio. Perché la cultura non è mai abbastanza!
Master in biblioterapia: parte la 4^ edizione
A novembre saranno aperte le iscrizioni al Master in Biblioterapia 4^ edizione per una settimana per poterle chiudere prima di fine mese, così da permettere