Stasera si inizia. Stasera ritorno nell’aula in cui nel 2010 ho iniziato a tenere laboratori di Biblioterapia. E’ il nono anno che l’Università Popolare di Sona mi ospita come docente e pensare che l’anno prossimo potrei festeggiare il decimo anno mi riempie d’orgoglio.
Nonostante gli anni, a ogni nuovo inizio soffro di ansia da prestazione. Non ho mai portato lo stesso programma e i libri che propongo sono quasi sempre nuovi e mai sperimentati. E’ importante per me essere all’altezza dei corsisti che mi seguono da più tempo e che, quindi, potrebbero essere stanchi di vedermi e di ascoltarmi. E mi domando: ci sarà Cristina anche quest’anno? E’ la mia corsista più longeva che dal corso del 2010 non mi ha mai abbandonato. Si considera una non-lettrice, eppure la ritrovo sempre piena di entusiasmo, attiva nelle discussioni e curiosa. E come saranno i nuovi arrivati?
La settimana scorsa ho rincontrato Luisa, che mi ha seguito in un corso di Biblioterapia a Vago di Lavagno qualche anno fa. Mi ha rivelato che prima di fare biblioterapia insieme a me, leggeva quattro libri l’anno. Oggi ne legge circa trenta e frequenta le biblioteche e i gruppi di lettura.
Non diventerò mai né ricco né famoso. Ma di fronte a soddisfazioni di questo tipo come posso non essere felice di quello che faccio?
Stasera inizierà un nuovo viaggio nel mondo di libri con compagni di viaggio vecchi e nuovi da cui imparerò molto.
I diversi livelli per fare biblioterapia
Il termine biblioterapia è un termine “ombrello” sotto cui stanno molte cose. Tuttavia la biblioterapia non è ogni cosa che riguarda i libri e prevede