Il libro di Per Olov Enquist è qualcosa di davvero speciale. Il medico di corte, pubblicato per la prima volta nel 1999 non è solo un romanzo storico, ma la descrizione di un’epoca che arriva al lettore anche grazie al particolare linguaggio che l’autore utilizza.
TRAMA: Cristiano VII° diventa re di Danimarca dopo la morte del padre a soli diciassette anni. Cristiano è stato educato con una severità sadica ed ha sviluppato problemi mentali visibili a tutti. Ma lui è il re, con i poteri che questo destino gli hanno conferito. Diventerà suo reggente un medico tedesco, il dottor Struensee che applicherà le sue idee illuministe nella politica danese, attirandosi l’odio della nobiltà e della corte. E sarà condannato definitivamente per l’amore verso Caroline Mathilde, sposa di Cristiano.
COMMENTO: Credo ci siano pochi romanzi storici che possono reggere il confronto con questo. La scrittura è quasi aulica, sembra una voce proveniente direttamente dal Diciottesimo secolo. I personaggi sono ben delineati e la malattia mentale di Cristiano viene collocata in un insieme, rendendola comprensibile e in alcuni tratti commovente. Gli spunti di riflessione che il libro regala sono molti, non solo di natura politica. La questione dell’illuminismo è ben esposta e ne permette una comprensione ben più profonda e piacevole di quella che abbiamo acquisito a scuola. Splendida la storia d’amore e di grande forza la figura della regina Caroline Mathilde, donna tenace e passionale verso l’uomo e verso la vita.