Non so come sono approdato proprio a questo libro. Volevo provarne uno di Donato Carrisi che rivelasse la sua piacevolezza, ma senza contenere troppa tensione e thriller (non mi piacciono). L’obiettivo è stato raggiunto!
TRAMA: l’incipit si basa su un misterioso uomo che decide di lasciarsi morire sul ponte del Titanic fumando una sigaretta. Chi è? Quell’uomo è realmente esistito e il romanzo ruota attorno alla sua sua identità. Ma la trama va ben oltre: durante la Prima Guerra Mondiale un medico si trova ad ascoltare il racconto di un soldato italiano che lo affabula con una storia d’amore che lo tiene inchiodato alle sue parole.
COMMENTO: questo romanzo è una matrioska di racconti, uno nell’altro. La trama è affascinante, ma lo è di più l’importanza che viene data all’arte di narrare, di creare una catena di storie che avvolge il lettore. Interessante anche la capacità descritta di un uomo che viene lasciato dalla propria donna, ma anziché provare rancore è grato dell’amore ricevuto. Una lezione che servirebbe a molti.
L’AUTORE: nato il 25 marzo 1973 a Martina Franca (Taranto), si è accostato all’arte sin da giovanissimo, quando a 19 anni ha scritto la sua prima opera per il teatro. Laureato in giurisprudenza e specializzato in criminologia e scienze del comportamento, Carrisi si è dato alla scrittura raggiungendo il grande pubblico nel 2009 con Il suggeritore, libro che ha vinto numerosi premi. Scrive anche sceneggiature per la televisione e ha adattato il testo del suo La ragazza nella nebbia per il cinema. Attualmente vive a Roma.