Questo libro mi è stato consigliato da una storica dell’arte per la sua capacità di parlare di colori, di quadri e di umanità nell’arte.
Partendo da un artista tormentato come Van Gogh, viene narrata la storia della pazzia e delle pazzie di chi la curava nell’Ottocento.
TRAMA: Teresa è figlia di una donna folle morta mettendola al mondo. Vive nella città belga di Gheel, dove la comunità riesce a far vivere integrate le persone come lei. E in quella città giunge Vincent van Gogh a cui Teresa si lega, innamorandosi segretamente di lui. Il libro è scritto sotto forma di epistola al pittore in cui Teresa rammenta il periodo passato insieme e gli racconta di sé e del suo terribile destino.
COMMENTI: Giovanni Montanaro era un autore che non conoscevo. Ha una bella scrittura, coinvolgente e poetica allo stesso tempo. Tutti i colori del mondo è un libro caldo, ricco di descrizioni mai noiose. La storia si arricchisce ulteriormente nella seconda parte quando descrive i trattamenti disumani riservati ai malati di mente e oggi incomprensibili. Tuttavia, la conclusione fa pensare a quanto sia difficile anche oggi accogliere la diversità senza fare del male a nessuno.
L’AUTORE: nato a Venezia nel 1983, Giovanni Montanaro esercita la professione di avvocato, ma si dedica anche alla scrittura. Ha esordito con il romanzo La croce di Honninfjord nel 2007. Tutti i colori del mondo è stato pubblicato nel 2012.