Regalare libri è una cosa seria. Un consiglio? Non lo fate. A Natale soprattutto. Solo dei lettori che conoscete a fondo sono degni di un regalo simile. Per tutti gli altri, le candele profumate andranno benissimo. Ecco perché.
I libri consigliati non vengono letti.
Da biblioterapista sono anni che consiglio libri. Una cosa che ho imparato è che ai consigli non deve seguire il regalo del volume in questione. Ho regalato libri a tantissime persone perché sapevo che sarebbe stato il libro giusto per loro. Peccato che mai i libri venivano letti e quel regalo fosse vissuta come un’intrusione. Se pensiamo di regalare un libro, riflettiamo se verrà davvero letto.
I non lettori non leggono in nessun caso.
Regalare libri ai non lettori nella speranza che così inizieranno a leggere è una pia illusione. Che si tratti della biografia di un calciatore o di una rockstar, oppure la storia dei videogame, è più probabile che quel libri finisca come rialzo di un divano piuttosto che sia letto.
E’ un regalo che si ricicla facilmente.
Per noi lettori un libro ricevuto in regalo è sacro e, anche se non lo leggiamo, lo deponiamo nella libreria in attesa di tempi migliori. Sappiate che nella maggior parte dei casi, a Natale in particolar modo, il libro viene riciclato in tempi rapidissimi. Si narra che molte pesche di beneficenza ottengano non pochi contributi di questo genere.
Si contribuisce all’uccisione dei libri.
Ci sono persone che hanno in odio i libri. Spesso lamentano che gli ricordano la scuola e quindi un libro non vogliono nemmeno vederlo da lontano. Ci sono persone che non hanno neppure un libro nella loro casa (dati ISTAT), e si comportano di conseguenza: sotto il lavello c’è il contenitore della carta da riciclare a cui ricorrono con estrema facilità.
Ricordate: il libro è un regalo prezioso. Regalate solo libri che avete letto o libri che sapete essere desiderati. Regalateli solo a lettori. La regola non va seguita solamente se si tratta di bambini e ragazzi: loro hanno bisogno di familiarizzare anche solo con l’oggetto prima che la modernità e genitori “non lettori” li influenzino negativamente in modo definitivo.